E se vi dicessi NORMCORE?
Nata qualche anno fa dalla crasi di “normal” E “hardcore”, la parola NORMCORE definisce la nuova tendenza ad essere NORMALI per sentirsi SPECIALI.
Da semplice esercizio di ironia, è passato negli anni ad essere una vera e propria tendenza, grazie a campagne pubblicitarie ed account instagram dedicati (vi consiglio di farvi un giretto su @normcore_fashion se volete prendere degli spunti per il vostro guardaroba o sul più ben noto @highsnobiety).
Per capire l’impatto sulla moda che ha avuto negli ultimi anni questa tendenza , basta dare uno sguardo alle campagne pubblicitarie di Robbie Augspurger per Balenciaga del 2018, con il loro stile volutamente retrò ed abiti di uso comune.
Come succede comunemente, la moda è stata la prima a percepirequello che stava succedendo e ciò che si sarebbe sviluppato in maniera importante negli anni a venire.
Qualche anno fa questo stile era indossato dalle persone che si erano stancate dei canoni della moda, dopo esserne state schiave per anni.
Qui parlo sicuramente in prima persona visto che , prima della mia rottura definitiva avevo già adottato questo look da “chi se ne frega, io me ne tiro fuori” come una sorta di talismano per difendermi da quel mondo.
Un look da niente, fatto di jeans regular , t-shirt bianche girocollo e sneakers, un camouflage urbano che mescola turisti di mezza età con giovani artisti e fashion victim oggi.
Il Normcore desidera riportare l’abbigliamento alla sua originaria “Normalità” attraverso capi basici –jeans mom fit, sneakers, cappellini da pescatore, marsupi e zaini, calzini di spugna e felpe; come per prendere in giro il sistema moda, senza rendersi conto che anche questo stile ne fa parte a pieno titolo.
Marianna Tognini su D-Repubblica.it in un articolo del 4 febbraio 2019 dice “ Nel bel mezzo di una crisi globale di creatività, l’unico modo per distinguersi è non distinguersi”.
Questo nuovo approccio all’estetica ha aperto le porte a testimonial e spot pubblicitari tutt’altro che inaccessibili.
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L’umanizzazione delle star da parte dei social Network, ha sicuramente aiutato la diffusione di questo pensiero e l’industria del fashion si è dovuta rimboccare le maniche per stare dietro a questa nuova tendenza che premia l’idea della normalità e faceva sembrare anacronistico ed estremamente vecchia la ricerca della stravaganza a tutti i costi ed il lusso ostentato.
I lati positivi del “Normcore” sono molteplici, primo tra tutti è quello dell’inclusività. Accettarsi per quello che uno è, non nascondere i difetti: l’immediatezza di un corpo “senza filtri” è una prospettiva da cui le case di moda non possono, e non vogliono, più sottrarsi.
La distruzione dei canoni della moda, ormai, và di moda!